La temperatura

Il lago riceve energia dal mondo esterno, prevalentemente sotto due forme: radiante proveniente dal sole e meccanica proveniente dal vento. Questi rifornimenti energetici sono fondamentali per tutti i fenomeni che si svolgono nelle acque: infatti l'energia solare è quella che mette in moto i processi fotochimici che danno vita al mondo vegetale acquatico e conseguentemente al mondo animale che se ne ciba, mentre il vento rimescola il corpo d'acqua trasferendo alla superficie sostanze che si trovano al fondo e viceversa.
Se misuriamo la temperatura di un lago dalla superficie al fondo in diversi momenti dell'anno otteniamo profili termici molto differenti. In particolare potremo osservare che nei periodi invernali la colonna d'acqua ha la stessa temperatura dal fondo alla superficie mentre negli altri si verifica una stratificazione termica.
Alla fine della stagione invernale le acque presentano a tutte le profondità uno stato di isotermia, con una temperatura al fondo dell'ordine di 8 °C. Con il sopraggiungere della primavera la radiazione solare determina un innalzamento della temperatura superficiale che, con il progredire della stagione estiva, si fa sempre più evidente poi, in autunno, la tendenza si inverte perché il lago comincia a perdere di notte più calore di quanto ne acquisti di giorno.
Nel periodo di stratificazione, lo strato superiore più caldo si chiama “epilimnio”, quello più freddo “ipolimnio” e quello di transizione intermedio “metalimnio”. Lo strato caldo "galleggia" su quello freddo sottostante per cui l'azione di rimescolamento del vento si limita allo strato superficiale, senza interessare il corpo d'acqua sottostante.
Al termine del periodo invernale la barriera termica scompare consentendo al vento, in particolare a quello di tramontana, di rimescolare il corpo d'acqua dalla superficie al fondo. Il rimescolamento completo avviene solo se durante il periodo di isotermia sopraggiunge un vento forte e persistente, ma può accadere che questo venga a mancare ed in tal caso il rimescolamento non avviene, o avviene parzialmente.
Nella pagina seguente si può osservare una serie di registrazioni della temperatura effettuate mensilmente per un intero anno in una stazione pelagica dove la profondità è di 130 metri.
Nei primi quattro grafici si nota che l'acqua si raffredda in superficie e che il vento rimescola il corpo superficiale a profondità crescenti (30, 45, 60 metri). Raggiunto lo stato di isotermia la tendenza s'inverte, impedendo rimescolamenti profondi. A partire da Settembre riprende il il ciclo di raffreddamento precedentemente descritto, interessando profondità sempre maggiori (20, 25 metri).

LAGO DI BOLSENA: GRAFICI DELLA TEMPERATURA CENTRO LAGO PROFONDITA' 130M